“Più che invitare pubblicamente le due municipalità ad intervenire per ripristinare il ponte, mi sarei atteso dal sindaco di Torano una diversa presa di posizione, ossia convocare Provincia e Comuni per cercare una soluzione“.
E’ stizzito Alberto Pompizi, sindaco di Sant’Omero, in qualche modo sollecitato dal collega Dino Pepe (Torano Nuovo) per il ripristino del ponte di Campodino, uno di quelli che sono crollati nella notte dell’alluvione.
Il viadotto insiste sui Comuni di Sant’Omero e Nereto, e parecchi residenti hanno inviato una petizione alle municipalità interessate, anche a quella di Torano, che poi ha approvato un ordine del giorno in consiglio comunale. “Con tutto il rispetto per il consiglio comunale di Torano” spiega Pompizi, “per noi le priorità erano e restano altre, visti i danni che il nostro territorio ha subito. Danni per 6milioni di euro, a strade, scarpate, edifici pubblici e ponti. A tutt’oggi non si è visto ancora un euro e non abbiamo la forza, né noi né Nereto, e credo nemmeno Torano, di risistemare il ponte, che necessita di opere per almeno 500mila euro“. Lo stesso sindaco di Sant’Omero, ricorda che la strada, dove insiste il ponte crollato, è stata riconsegnata dalla Provincia ai Comuni, in maniera provvisoria, nel 2002, ma andava prima messa a norma e sistemata, ma ciò non è accaduto, nonostante i solleciti. “Noi faremo tutto il possibile per farci accreditare in tempi brevissimi i fondi necessari sia a risolvere i problemi di Campodino che quelli delle altre zona ancora semi-isolate“, conclude Pompizi. “Nei prossimi giorni convocheremo a Sant’Omero un incontro utile per accelerare il processo di ricostruzione delle opere danneggiate“.