“Mondo d’Autore” nasce con l’intento di affrontare, ogni anno, problematiche della nostra società, attraverso personaggi che, impegnati a vario titolo, hanno dato e continuano a dare un forte contributo per una loro più approfondita conoscenza.
Questa seconda edizione, dal titolo “Morire di Pace“, si occuperà del delicato tema della pace e di come diffondere e promuovere fattivamente una vera “cultura di pace” in un momento in cui, più che mai, i venti di guerra sono finiti a un passo da noi e lambiscono le nostre coste, creando situazioni di tensione in molte aree del pianeta. Gettare quindi “semi di pace” appare l’unico modo perché domani possa crescere qualcosa. Dopo il grande successo del primo incontro, che ha visto la presenza di Cecilia Strada, Presidente di Emergency, e della giornalista ed inviata di guerra del Tg3 Lucia Goracci, il secondo appuntamento è fissato per venerdì 13 aprile alle ore 18:00 con “Parole di Pace”.
Ospite d’eccezione lo scrittore e poeta Erri De Luca che parlerà di pace e delle sue esperienza di vita in giro per il mondo. L’incontro sarà accompagnato dalla musica del maestro Goran Kuzminak e sarà moderato dalla giornalista del Tg3 Rai Abruzzo Maria Rosaria La Morgia. L’appuntamento si svolgerà presso la Sala Marchesale del Comune di Sant’Omero organizzato dalla Biblioteca Comunale “G. D’Annunzio” e dall’Assessorato alla Cultura di Sant’Omero in collaborazione con la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo.
Per leggere il programma completo di “Morire di Pace” visita la sezione Biblioteca Civica nell’area Informazioni.
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
… la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca, da “Opera sull’acqua e altre poesie“