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L’Amministrazione Comunale ed i cittadini di Sant’Omero vogliono rendere omaggio al parroco della chiesa della S.S. Annunziata, Don Luigi Consorti in occasione del 50° anno di sacerdozio.

Don Luigi Consorti nasce ad Isola del Gran Sasso ed è chiaro, sin da subito, quale sarà il suo destino: è, infatti, Padre Pio a predire alla madre che uno dei suoi figli sarebbe diventato sacerdote.
Dopo gli studi classici in seminario viene ordinato sacerdote il 28 giugno del 1963 ed officia, il giorno seguente, il 29 giugno 1963, a Tortoreto, la sua prima messa. Successivamente diviene parroco della frazione di Cerchiara, ricevendo grande partecipazione e consensi da parte della comunità locale che cerca di evitare in tutti modi il suo trasferimento. Dal 1974 è responsabile del movimento mariano delle Regioni Marche, Abruzzo e Molise.

Nel 1977 si trasferisce a Sant’Omero, divenendo parroco della chiesa della S.S. Annunziata e svolgendo una intensa attività di meditazione e preghiera. Partecipa alla fondazione della Caritas locale. A lui si devono la ristrutturazione delle principali Chiese del paese: San Rocco, Sant’Angelo Abbamano, Santa Maria a Vico oltre alla chiesa della S.S. Annunziata ed alle cappelle interne del cimitero di Sant’Omero e della Casa di riposo. Numerose le iniziative organizzate da Don Luigi: nel mese di maggio di ogni anno vengono individuati vari punti di ritrovo in tutto il paese ove i fedeli possono raccogliersi in preghiera oltre ai numerosi pellegrinaggi ai santuari di San Gabriele, Pescara, Chieti e Loreto. Il 28 giugno p.v. Don Luigi Consorti festeggerà i 50 anni di sacerdozio.

Ringrazio Don Luigi Consorti – ha commentato il Sindaco di Sant’Omero, Alberto Pompizi – per la dedizione e l’impegno con cui, quotidianamente, si prende cura, da oltre 30 anni, della nostra comunità. Volevo esprimere le più vive congratulazioni a nome mio e della Giunta, oltre che di tutti i cittadini di Sant’Omero, per l’importante traguardo raggiunto. I cinquanta anni di sacerdozio di Don Luigi ci riempiono di orgoglio e sono il più fulgido esempio di una vita dedicata alla preghiera ed alla cura del prossimo“.