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A NORMA DELL’ARTICOLO 71, SECONDO COMMA, DELLA COSTITUZIONE E DEGLI ARTICOLI 48 E 49 DELLA LEGGE 25 MAGGIO 1970, N.352

CARE CONCITTADINE E CARI CONCITTADINI! La presente proposta di legge di iniziativa popolare intende proporre una soluzione al problema della gravosa tassazione degli assorbenti femminili e di alcuni prodotti per l’infanzia, proponendo la riduzione dell’aliquota IVA dal 10% al 5%. Tali beni rappresentano una componente essenziale della spesa quotidiana per molte famiglie e il loro costo ha un impatto significativo, soprattutto per le fasce di popolazione economicamente più deboli e vulnerabili. Attualmente l’IVA su beni essenziali come assorbenti, coppette mestruali, pannolini e altri prodotti per la prima infanzia è fissata al 10%, mentre quella dei seggiolini, necessari alla sicurezza dei bambini, è al 22%. Queste aliquote non tengono conto della rilevanza dei suddetti beni per le famiglie italiane, i quali incidono in misura rilevante sul bilancio familiare. Con il presente disegno di legge e la contestuale riduzione dell’IVA al 5%, lo Stato affronterebbe una spesa annuale irrisoria di fronte al risparmio di più di 200 euro per le famiglie italiane. In Italia, secondo le stime, si spendono 380 milioni di euro all’anno solo per i pannolini. Questa proposta di legge persegue vari obiettivi: SOSTENERE LE FAMIGLIE ITALIANE, alleviando l’onere economico derivante dall’acquisto di beni essenziali; PROMUOVERE L’EQUITÀ DI GENERE, riconoscendo il diritto delle donne a un accesso economicamente sostenibile a prodotti fondamentali per la salute e l’igiene personale; INCENTIVARE LA NATALITÀ, riducendo il peso economico sulle famiglie con bambini in età infantile. Il costo stimato per l’attuazione di questa misura è pari a 180 milioni di euro annui. Per garantire la sostenibilità economica dell’iniziativa, si propone di ridurre le dotazioni finanziarie attualmente destinate ai due rami del Parlamento. Con la legge costituzionale 19 ottobre 2020, n. 1, il numero dei parlamentari è stato ridotto di oltre un terzo, passando da 945 a 600 membri attuali. Questa legge costituzionale è stata approvata anche da un referendum costituzionale, che ha visto un’affluenza del 51,12% e una vittoria del “sì” con il 69,96% dei voti. Nonostante la significativa riduzione del numero di rappresentanti, le dotazioni annuali per Camera e Senato, pari rispettivamente a 943.160.000,00 euro e 505.360.500,00 euro, non sono state rimodulate sulla nuova struttura parlamentare. Si propone, pertanto, una riduzione delle dotazioni di Camera e Senato, per un totale di 180 milioni di euro, al fine di finanziare la riduzione dell’IVA senza compromettere altre voci del Bilancio dello Stato.
Il taglio dell’IVA sui prodotti per l’igiene femminile e di alcuni prodotti per la prima infanzia non riguarda solo le donne o le famiglie con figli piccoli, ma è una battaglia di civiltà che può essere vinta grazie al contributo di ognuno di noi. Per fare questo servono 50.000 firme.